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  Bibliografie 

Libri di canto - 2
Studi vari
Paléographie musicale
Restituzione melodica
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Offertoriale Triplex cum versiculis - Pubblicato nel 1985, è la riproduzione dell'Offertoriale sive Versus Offertoriorum (1935) di Karl Ott, con l'aggiunta, da parte di Rupert Fischer, dei neumi di Laon 239 ed Einsiedeln 121 (o di SG 339 in caso di lacune), rispettivamente sopra e sotto il tetragramma sul modello del Graduel Neumé di E. Cardine, da cui sono tratti anche i numerosi riferimenti a margine.

È lo stesso Fischer, nella prefazione all'opera, ad affermare di non aver potuto procedere ad una verifica dell'esattezza della trascrizione dei neumi.

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Liber Hymnarius - "Con questo volume prende avvio la pubblicazione del nuovo Antiphonale Romanum. Sul frontespizio del libro è scritto: Antiphonale Romanum secundum Liturgiam Horarum ordinemque cantus Officii dispositum a Solesmensibus monachis praeparatum - Tomus alter - Liber Hymnarius. Oltre agli inni vi trovano posto anche i toni del salmo invitatorio 94, con i quali si apre il canto dell'Ufficio, ed alcuni responsori, con la versione melodica restaurata. Dal punto di vista critico, nei Praenotanda viene definitivamente codificata la semiografia gregoriana in un prospetto generale dei neumi ed elementi neumatici. Sempre nei Praenotanda vengono date alcune indicazioni per una corretta esecuzione del canto gregoriano; indicazioni che rappresentano un'autentica conquista nelle ricerche interpretative su questo tipo di monodia." (A. Turco, Il canto gregoriano. Corso fondamentale, Roma 1996, p. 101).

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Psalterium monasticum - "È stato pubblicato da Solesmes [nel 1981] per colmare le lacune dei libri liturgici in uso, grazie al nuovo ordinamento dell'Ufficio instaurato dal Concilio Vaticano II e al cambiamento del Salterio, secondo la neo-vulgata (...). Nello Psalterium monasticum viene ancora migliorata la notazione sotto l'aspetto semiografico e inoltre, per la prima volta, assieme agli otto toni salmodici dell'octoechos, vengono restituiti ad alcune antifone gli antichi toni salmodici di tipo arcaico (tono di Do, di Re e di Mi) e di tipo pre-octoechos (deuterus alla terza, protus alla quarta), per il numero complessivo di quattordici." (da A. Turco, Il canto gregoriano. Corso fondamentale, Roma 1996, p. 101).

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Nocturnale romanum - Il volume, a cura di Holger Peter Sandhofe, è stato pubblicato nel 2002 per i tipi della Hartker Verlag. È più propriamente definibile come Antiphonale Sacrosanctæ Romanæ Ecclesiæ pro nocturnis horis e raccoglie tutti i brani per la celebrazione dell'Ufficio notturno, tra cui 77 invitatori, 40 inni, circa 600 antifone e 750 responsori.

Per la restituzione e la comparazione delle melodie si è utilizzato come fonte autorevole e imprescindibile l'Antifonale di Hartker (Cod. Sang. 390-391) mentre i testi sono basati su quelli presenti nel Codex Karlsruhe (Aug. perg. LX) risalente al XIII-XIV secolo. 

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Anton Stingl jun., Tropen zum Kyrie im Graduale Romanum - Eliminati dalla liturgia dopo il Concilio di Trento, dato che il meccanismo della tropatura favoriva la tendenza alla commistione con melodie profane, i tropi liturgici permangono negli attuali libri di canto solo negli incipit testuali utilizzati come denominazione delle diciotto messe e dei nove Kyrie ad libitum, presenti nel Kyriale. L'utilizzo di brevi tropi è previsto però nell'Ordo Cantus Missae del 1972: “Quando Kyrie cantatur ut pars actus paenitentialis, singulis acclamationibus brevis tropus praeponitur” (Sez. II, 2).

In questo volume l'autore presenta la trascrizione in notazione quadrata dei tropi dei ventisette Kyrie dell'ordinarium missae presenti nella sezione del Kyriale del Graduale Romanum, con apparato critico e indicazioni bibliografiche sui manoscritti di riferimento.

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Anton Stingl jun., Tropen zum Gloria, Sanctus und Agnus Dei im Graduale Romanum - A differenza dei tropi del Kyrie, che vengono citati nel Graduale Romanum tramite gli incipit testuali utilizzati come denominazione delle diciotto messe e dei nove Kyrie ad libitum presenti nel Kyriale, non vi è nessuna traccia nei libri liturgici attuali dei tropi del Gloria, del Sanctus e dell'Agnus Dei. In questa pubblicazione (2012) di Anton Stingl jun., che segue i "Tropen zum Kyrie" dello stesso autore, viene dunque presentata una selezione dalla ricca tradizione di tropi liturgici finora accessibile solo agli specialisti della musica medievale, utilizzabile per i servizi di culto o per le attività concertistiche.

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