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  Bibliografie 

Manuali, metodi
Paléographie musicale
Restituzione melodica
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Willi Apel, Il canto gregoriano - Si tratta dell'edizione italiana tradotta, riveduta e aggiornata da Marco Della Sciucca del testo pubblicato negli Stati Uniti da Apel nel 1958 col titolo di Gregorian chant. "L'angolatura sotto la quale viene cosiderato il canto liturgico medievale è storico-estetica"; il libro "era stato scritto in vista di un pubblico americano e sulla base delle pubblicazioni allora accessibili" (G. Baroffio, dall'introduzione all'edizione italiana).

La lettura dello studio di Apel deve essere pertanto necessariamente accompagnata da una adeguata contestualizzazione storica e culturale; esso costituisce una significativa e autorevole testimonianza del livello di sviluppo degli studi sul canto gregoriano (liturgia, storia, notazione, modalità e tecniche compositive) anteriormente alla riforma cardiniana.

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David Hiley, Western plainchant. A handbook - Pubblicato circa trent'anni dopo Gregorian chant di Apel, il manuale di Hiley, come lo stesso autore dichiara nell'introduzione, si propone di fornire uno strumento aggiornato che possa riassumere lo stato degli studi sul canto monodico occidentale. Il libro è stato "scritto da un musicista, non da un liturgista e tanto meno da un teologo" allo scopo di "far comprendere la funzione della musica liturgica, perché è stata cantata e perché ha assunto quella forma" (trad. dall'introduzione dell'autore).

Dopo un'esposizione dei primi scritti teorici sul canto gregoriano, Hiley offre una rassegna storica che ripercorre la costante evoluzione del repertorio, trattando gli aspetti liturgici, le forme di canto, i sistemi notazionali ma anche musicisti e centri di composizione. Il testo è provvisto inoltre di numerose illustrazioni ed esempi musicali.

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Fulvio Rampi - Marco Lattanzi, Manuale di canto gregoriano - "Questa trattazione vuole (..) essere una presentazione del canto gregoriano dal punto di vista semiologico: la collaborazione fra i due autori si fonda sulla comune convinzione, maturata in anni di amichevoli scambi di idee, che la semiologia gregoriana, intesa correttamente, in senso lato, può da sola dar ragione della gran parte degli aspetti costitutivi del canto gregoriano"; "in ogni sua parte il manuale vuole soprattutto accostare il lettore alla dimensione più profonda del canto, ovvero al rapporto con il testo sacro" (dalla Prefazione degli autori, p. VI).

Il manuale comprende inoltre una sintesi liturgica a cura di Réginald Grégoire e, di grande valore scientifico, le tabulae neumarum delle più importanti notazioni neumatiche.

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Alberto Turco, Il canto gregoriano. Corso fondamentale - "Dato importante di ricerca degli ultimi tempi è la semiologia suffragata, nella lettura del segno, da apporti dell'indagine modale. Di tale dato, Alberto Turco è convinto e autorevole propugnatore, e riversa nella nuova edizione [di questo libro] frutti specifici della sua fatica di studioso" (dalla Presentazione di N. Albarosa, p. 5).

Il volume presenta, con agilità e completezza, un'ampia e ben argomentata panoramica delle principali tematiche relative al canto gregoriano: gli aspetti storici, le fonti manoscritte e quelle a stampa, le forme e le notazioni, alle quali si aggiunge una sezione piuttosto articolata sui neumi, sugli aspetti testuali e sulle questioni estetico-modali. 

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Alberto Turco - Antiquæ Monodiæ Eruditio, voll. I-VII - La serie è composta da sette volumi: I - La melodia gregoriana: forza espressiva della Parola (indice); II - La scrittura musicale del canto gregoriano, prima parte (indice); III - La scrittura musicale del canto gregoriano, seconda parte (indice); IV - I toni stereotipati della salmodia gregoriana (indice); V - Vecchio-milanese, a cura di D. Jean Claire (indice); VI - "Cantus Recitativi" nei repertori liturgici dell’Occidente (indice); VII - L'Antiphonale. La salmodia solistica e corale in Gregoriano, Romano-antico, Milanese (indice). 

Nel suo insieme è un'opera che propone un'eccellente traduzione didattica di argomenti specialistici: l'accentuazione latina come fonte ritmico-espressiva del testo e della melodia, la riflessione sugli aspetti compositivo-modali, gli approfondimenti sulla salmodia, sulla storia della composizione milanese (saggio già apparso in «Studi gregoriani» XXI, 2005), sui recitativi. Il segno distintivo, nella trattazione dell'autore, è naturalmente quello di una continua dialettica fra segno e modalità.

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Juan Carlos Asensio, El canto gregoriano. Historia, liturgia, formas... - "L'opera comprende tutti gli aspetti della scienza gregoriana, opportunamente approfonditi e sorretti, assieme al sapere e all'esperienza personale, da una adeguata, vasta elaborazione confortata da una ampia, altrettanto adeguata bibliografia. Dicendosi scienza gregoriana, si intende pure ogni aspetto storico e liturgico connessi, senza i quali, come è logico, non si dà percezione di uno stile musicale. Come pure l'opera, sia pure di esemplare carattere globale, nasce dalla coscienza dei percorsi su cui il mondo gregoriano oggi si esercita, nella fattispecie, suggestivamente, nella Spagna moderna, di cui lo studioso Juan Carlos Asensio è fra coloro che incarnano le specifiche profondità culturali" (dalla recensione di N. Albarosa in "Studi Gregoriani" XXIII - 2007, p. 105).

All'opera è allegato il CD "Octoechos latino" interpretato dalla Schola antiqua, diretta dallo stesso Asensio.

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Luigi Agustoni - Johannes Berchmans Göschl, Introduzione all'interpretazione del canto gregoriano - Vera e propria 'summa gregoriana', pubblicata in lingua tedesca a Regensburg nel 1987 col titolo Einführung in die Interpretation des Gregorianischen Chorals, l'opera, in due volumi e tre tomi − I. Principi fondamentali (indice); II. Estetica (indice) − mostra "la capacità dei due autori di raccogliere in maniera efficace tutta una serie di considerazioni indispensabili ad un corretto approccio alle problematiche dell'interpretazione del canto gregoriano, alla luce dei fondamenti già espressi dalla scienza semiologica" e "si colloca naturalmente nella scia della ricerca che fu del solesmense Dom Eugène Cardine, del quale i due autori furono allievi (...) I destinatari di quest'opera non risultano quindi essere i principianti, almeno nelle intenzioni degli autori, i quali arrivano a sconsigliare il loro lavoro per uno studio personale di chi non abbia già familiarità con la materia" (dalla recensione di G. Conti in "Studi gregoriani", XIV-1998, pp. 132-133).

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Michele Chiaramida, Opus Alienum. Funzioni e significati del Canto Gregoriano - "L’articolazione del variegato insieme dei bisogni formativi, degli atteggiamenti culturali e dei punti di vista che declina l’universo di tutti coloro che a vario titolo si occupano di fenomeni musicali, rende questo testo una strada percorribile per una platea estremamente eterogenea di lettori-tipo. L’organista, il direttore di coro, lo strumentista interessato ai repertori antichi e pre-classici, il compositore, senza tralasciare campi disciplinari quali la storiografia musicale, la semiologia della musica, la sociologia della musica.

Il principio che sostiene e che ha dato vita a questo volume risiede proprio nell’idea di intercettare questo universo costituendolo platea autorevole cui parlare attraverso un testo pluridisciplinare, totalmente “antispecialistico”, dove il fenomeno “canto-gregoriano” è presentato quale complemento ai diversi iter formativi" (dalla presentazione dell'editore).

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Enrique Merello-Guilleminot, Introduction à la théorie et à l'exécution du chant grégorien - Il canto gregoriano, nonostante la sua età (più di 1500 anni), è oggi vivo e attuale. Questo genere musicale, universalmente conosciuto e apprezzato, fa parte del patrimonio dell'umanità. Ma è nella liturgia cattolica per la quale è stato creato, che trova il suo reale significato e mostra tutto il suo splendore. In questo agile volumetto, scritto con la collaborazione di dom Jacques-Marie Guilmard, Enrique Merello-Guilleminot, uruguaiano, membro del Choeur Grégorien de Paris e fondatore della Schola Cantorum de Montevideo (Uruguay) e quella di Port-Gentil (Gabon), delinea i fondamenti della tecnica del gregoriano e della sua scrittura. La prefazione è del prof. Nino Albarosa. L'autore è vincitore del Premio Luigi Agustoni 2013.

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Giacomo Baroffio - Anastasia Eun Ju Kim, Cantemus Domino Gloriose. Introduzione al Canto Gregoriano - Il manuale, nato dall'esigenza di "fissare in modo organico i tanti interventi orali e la massa di appunti che rischiavano di disperdersi" (dalla prefaz. di A. Eun Ju Kim) frutto di anni di lezioni e seminari di G. Baroffio, rappresenta un documentato sussidio per un approccio sistematico al canto gregoriano. Secondo la volontà degli autori, il manuale affronta le tematiche legate alla storia e allo sviluppo del canto gregoriano sulla base di una costante contestualizzazione liturgica, indispensabile per una corretta comprensione del fenomeno. Ogni sezione del libro è scrupolosamente sostenuta da puntuali riferimenti bibliografici che conferiscono all'opera, pur nella sua agilità, un notevole valore scientifico. La corposa sezione bibliografica finale è fra le più esaustive tra quelle reperibili nella manualistica contemporanea sul canto gregoriano.

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Alla scuola del canto Gregoriano. Studi in forma di manuale - Gli studi monografici, ciascuno a firma di un diverso autore, che compongono questo volume curato da Fulvio Rampi, sono disposti in forma di manuale con il dichiarato scopo di favorire un approccio sistematico al canto gregoriano attraverso l'offerta di un aggiornato strumento didattico. Il lettore è guidato alla scoperta di un vero tesoro: storia, liturgia, grammatica ed estetica (alla luce delle più recenti acquisizioni della semiologia gregoriana) si integrano vicendevolmente in un percorso tracciato a più mani e che affronta spesso temi comuni, ma da punti di osservazione differenti. Realizzato in occasione del 30° anno di attività dei Cantori Gregoriani. Autori: A. G. Catalano OSB, A. Corno, G. D'Amico, E. De Capitani, A. De Lillo, G. Frigo OSB, G. Merli, F. Rampi, R. Spremulli.

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Nella  mente del notatore. Semiologia gregoriana a ritroso - Questa pubblicazione costituisce il terzo volume della serie “Didattica & Saggistica”, collana del Pontificio Istituto di Musica Sacra pubblicata da Libreria Editrice Vaticana.

 

Con questo volume, un manuale di retroversioni con appendice di esercizi, Fulvio Rampi e Alessandro De Lillo propongono un mutamento di prospettiva che trasforma l’allievo da fruitore passivo dei dati semiologici a soggetto attivo nella costruzione di linee neumatiche, provando a collocarsi “nella mente di un notatore” – sangallese o metense – ripercorrendo quindi i passaggi mentali necessari alla risoluzione delle molteplici problematiche implicite nelle diverse combinazioni e nelle diverse opzioni di raggruppamento dei neumi.

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